domenica 31 marzo 2013

Durante un lungo inverno

Se vi state consumando nell'attesa di un nuovo post, lunga ed estenuante, sappiate che è solo legato all'assenza di un governo in questo simpatico Paese.

Cioè, il governo (dimissionario) ce l'abbiamo, ma ha pensato di non fare nulla dacché quelli che lo sostenevano, che poi non lo sostenevano più, che poi gli hanno offerto un posto nelle liste elettorali, che poi han iniziato a fischiettare e scalciare terra all'indietro come spensierati cagnolini defecanti, han deciso che era il momento di votare. Certo, erano tutti a parlare di manovre urgenti, ma tutti, i vecchi e soprattutto i nuovi, han pensato che fosse più opportuno concentrarsi sulla campagna elettorale, vera urgenza per vincere le prossime.

La legislatura di transizione non serve a far manovre condivise, serve a prendere i voti condivisi. Come? Incolpando Monti, facendo finta di nulla, opponendosi a qualunque cosa, facendo leva sul più grande partito debolissimo della storia. PD.

Il peggio, al solito, siamo noi. Perché non voglio dire che ve l'avevo detto, non voglio dire che in molti l'avevano detto, ma è un fatto che io, e tanti altri, l'avevano previsto che saremmo finiti così, nel nulla, a discutere di cariche che han peso istituzionale, ma certo non politico, di assassini che difendiamo in quanto italiani e che, non paghi, quando li facciamo rientrare come eroi ci mandiamo pure il capo dello Stato a salutarli. Insomma, ci comportiamo come se profondamente preferissimo che qualche Stato più serio ci invadesse, così da non avere più la fastidiosa patata bollente nel culo della responsabilità.

Invece no, colpa nostra, solo nostra. Buona pasqua e vaffanculo.


piesse. Marzo è un brutto mese per scrivere, altrimenti avrei partecipato volentieri al concorso 3Narratori e avrei scritto anche qualcosina di più per il vostro fancazzismo. Prometto che appena vedo un'operosa fine al tunnel della disoccupazione cui mi trovo con orgoglio da qualche giorno torno ad ammorbarvi con la solita autoreferenziale spocchia che tanto tanto mi distrae dalla patetica esistenza che condividiamo tutti noi.

mercoledì 6 marzo 2013

Voltaire

Vi ricordate che diceva Voltaire?

Posso anche non essere d'accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a renderti ridicolo nel farlo e, non pago, farò di tutto perché tutti sappiano che sei un pirla per questo.

Come dite?

No?

Beh, avrebbe dovuto, non l'ha detto ed è morto. Pirla.



Non aveva il bidet

venerdì 1 marzo 2013

Unità nazionale

In questo momento di divisione forse è il caso di ripartire dall'esperienza comune, dal sentimento che tutti condividono.

Per esempio, tutti abbiamo conosciuto, alle medie o al più nei primi anni delle superiori, la ragazza che tutta la scuola additava come quella che si è masturbata con un wurstel, che si è rotto, costringendola ad andare in ospedale.

Ripartiamo da qui. Insieme.

Intanto mi chiedo cosa si dicesse prima dell'invenzione dei wurstel.