Luglio, come noterete dall'archivio, è stato un mese ricco di post, mi son fatto trascinare dall'impeto della quotidiana notizia, della quotidiana commemorazione, una produttività cui vi invito a non abituarvi. Luglio è l'ultimo mese in cui si lavora, per molti almeno. Per me sarà invece l'ultimo mese in cui studio, in senso strettamente didattico, l'ultimo mese prima di iniziare ad imitare la vita con quella che sarà la mia tesi.
Smettete di strapparvi, disperati, i capelli: non è un messaggio di chiusura del blog, le nostre grigissime vite si incontreranno, salvo tracolli di ispirazione, ancora e con forza su queste pagine biancorosse, accumunate da questo Arial giustificato. In fondo c'è gran bisogno di pornografia che, in un mondo in cui trovare un paio di tette è fin troppo facile, è una pornografia emotiva. Questo è un blog: la pornografia dei propri pensieri, un sottile pavoneggiarsi della propria spinta esibizionista condita con l'arroganza di pensare che ciò che ci passa per la testa sia, inspiegabilmente, degno di esser detto a persone che non conosco. O che conosco, visto che ho 23 lettori per post. L'altra grande motivazione, lo sapete perché nella vita vera non parlo d'altro, sono le statistiche che google, con orwelliana ispirazione, mi mette a disposizione. Un po' perché è mia segreta aspirazione capire come la grande g funzioni quando uno fa una ricerca.
Ma prevalentemente perché vedervi giungere su queste pagine cercando le cose più zozze (l'ultimo, e mio eroe, è quello che ha cercato "posti dove fare orge libere", arrivando al post su Genova di fine marzo, il che fa riflettere su Genova o sul mese di marzo) mi da quella sensazione di aver reso un gran servizio alla comunità.
Poi si, mi interessa un sacco sapere quante più cose sulla mia utenza e più scrivo più so.
Messaggio personale per il primo visitatore di stamattina: non troverai mai, qui, un modo di rompere il ghiaccio con le donne. E stai certo che quando trovo un metodo più legale di mettere di nascosto del vicodin nel loro negroni sbagliato non verrò certo qui a raccontarlo.
Poi ci sono quelli che si sentono un po' scrittori nell'animo e il blog è certamente un ottimo modo di rivitalizzare quella lingua italiana che nel quotidiano non andiamo ad utilizzare più del necessario. Giocando e coccolandosi con le proprie parole.
È la pornografia della masturbazione terminologica.
Infine c'è chi ha qualcosa da dire, qualche notiziola da mettere insieme, qualche protesta da fare. Il blog è la libertà di essere tutti questi individui in un'unica luminosa pagina, che regali quei pochi minuti di fancazzismo che ci distraggano dal fancazzismo più generico, sempre su pagine retroilluminate, che pervade un po' ogni momento, dacché si può portarsi la propria nullafacenza comodamente in un 3,5 pollici nella tasca.
Insomma tutto per dire che magari smetto di scrivere per un po', magari pubblico domani altri 8 post, ma solo perché voi tutti ve ne andate in vacanza e non voglio obbligarvi a spendere più tempo di quello che passereste accarezzando il vostro telefono. Nuove forme di autoerotismo.
Oppure continuo con questi post autoreferenziali che segretamente spero nessuno legga, ma che ancor più segretamente spero che si e che, ma lì scatterebbe l'amore che lancia il cuore al buio, qualcuno riesca a cogliere quel pensiero sano che voglio esprimere. Robe mai viste visto che ricevo al massimo un commento a post, sempre dalla stessa, magnifica, persona.
L'altra opzione è invadervi con un po' di quella scienza, in versione cialtrona, ma sana, come mi piacerebbe nella vita, che ogni giorni mi prende a pugni in maniera più o meno velata.
Insomma, c'ho voglia di cambiar un po' rotta e volevo dirvelo, perché tanto non c'avete una mazza da fare. Ogni scusa è buona per raccogliere nuove statistiche, devo far tornare ubuntu il primo sistema operativo che mi visita.
Buone vacanze e, ricordate, accarezzate con più dolcezza i vostri telefoni: la sabbia graffia.