martedì 18 febbraio 2014

Rapido

Avrei voluto saper scrivere poesie, invece vado solo a capo ogni tanto.
Il sole violento
dal finestrino
entra contento
che le foto così non le posso fare
questo è il più grande tormento.

Saper scrivere poesie è quella cosa che ti semplifica la vita. Oddio, si vive anche senza, ma francamente darebbe tutto un altro tono al mio guardarmi nelle palle degli occhi col tramonto sopra la Svizzera.

Altro viaggio che va a tramontare, altro abbraccio che urla non partire, vieni con me, altre lacrime sorridenti come nervose, sguardi abbassati dalla vergogna, dalla disumanità, dalla rabbia.

Hai visto come con un rapido volo si possa tornare tra governi cambiati senza spiegazioni, treni lenti, spazzatura e cene sostanziose. Basta un rapido volo per fermare il tremolio, per mettere ordine, affrontare una vita lontana solo geograficamente. Basterebbero le giuste telefonate, ma anche quel rapido, indolore, volo per prendere la vita a calci nelle palle.

Basterà.
Vorrei imitare
questo paese
adagiato
nel suo camice
di neve.



Gatto.

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