Quanto segue è dedicato ad un compagno di minestre.
La minestra è quel piatto che da piccolo ti fanno piacere così poco da minacciare un defenestramento per fartelo mangiare.
Quel piatto che fin da piccolo ti fanno pensare essere un piatto da vecchi, senza denti, che puzzano di, appunto, minestra.
Ecco, poi ci stupiamo del perché la gente crescano coglione (plurale, femminile).
Poi cresci e capisci che in fondo eri solo un bambino capriccioso che voleva la dannata pastasciutta ed è qui che la società tutta si divide, tra chi rimane quel bambino capriccioso e chi no.
La minestra è un'orgia di sapori dalla frenetica delicatezza, la minestra è una sicurezza.
La minestra ha tante declinazioni ed un'unica soddisfazione finale.
La minestra è un pasto completo per ogni stagione, scalda più di qualunque cosa in inverno ed in agosto la puoi mangiare tiepidina che in fondo è ancora buona.
La minestra è proletaria, la minestra è virile, la minestra è riflessiva.
La minestra fa bene allo spirito e al corpo e mai nessuno verrà a chiedervi di saltare da 39 Km di altezza per venderne di più.
La minestra rende più buone le persone, è un calore che si fa umano.
La minestra ti mantiene giovane, ma è una questione di maturità.
La minestra ti fa guarire quando sei malato e ti tiene arzillo in ogni altro momento della vita.
La minestra ti fa apprezzare ingredienti che separatamente non apprezzeresti (ma questo non vale molto, sfido chiunque a bersi dell'olio liscio).
La minestra ti regala a pranzo la convivialità che hai nel dopo cena quando esci a bere.
La minestra è dalla parte della pulizia del tuo colon, dunque dalla parte tua e delle tue riflessioni filosfiche.
Alla minestra mancano solo consistenti porzioni di maiale per fondare una sua religione indipendente e conquistare lo spirito del globo intero.
La minestra non ti fa rimpiangere l'assenza del maiale.
La minestra è sempre divisibile in parti uguali, è l'utopia fatta pasto.
Insomma se ai bambini si insegnasse ad esultare felici per un bel piatto di minestra in tavola (che, diciamolo, nessuno dei propri gusti in fase preadolescenziale dipende da noi, al più da quanto è divertente da mangiare, escluso il maiale, quello è buono in maniera oggettiva) questo sarebbe un mondo migliore, equo, senza più guerre e confini ma con un globo indistinto di individui multiforme che partecipano insieme alla grande esperienza collettiva che dovrebbe essere la vita ed il progresso.
John Lennon, suca.
La minestra è quel piatto che da piccolo ti fanno piacere così poco da minacciare un defenestramento per fartelo mangiare.
Quel piatto che fin da piccolo ti fanno pensare essere un piatto da vecchi, senza denti, che puzzano di, appunto, minestra.
Ecco, poi ci stupiamo del perché la gente crescano coglione (plurale, femminile).
Poi cresci e capisci che in fondo eri solo un bambino capriccioso che voleva la dannata pastasciutta ed è qui che la società tutta si divide, tra chi rimane quel bambino capriccioso e chi no.
La minestra è un'orgia di sapori dalla frenetica delicatezza, la minestra è una sicurezza.
La minestra ha tante declinazioni ed un'unica soddisfazione finale.
La minestra è un pasto completo per ogni stagione, scalda più di qualunque cosa in inverno ed in agosto la puoi mangiare tiepidina che in fondo è ancora buona.
La minestra è proletaria, la minestra è virile, la minestra è riflessiva.
La minestra fa bene allo spirito e al corpo e mai nessuno verrà a chiedervi di saltare da 39 Km di altezza per venderne di più.
La minestra rende più buone le persone, è un calore che si fa umano.
La minestra ti mantiene giovane, ma è una questione di maturità.
La minestra ti fa guarire quando sei malato e ti tiene arzillo in ogni altro momento della vita.
La minestra ti fa apprezzare ingredienti che separatamente non apprezzeresti (ma questo non vale molto, sfido chiunque a bersi dell'olio liscio).
La minestra ti regala a pranzo la convivialità che hai nel dopo cena quando esci a bere.
La minestra è dalla parte della pulizia del tuo colon, dunque dalla parte tua e delle tue riflessioni filosfiche.
Alla minestra mancano solo consistenti porzioni di maiale per fondare una sua religione indipendente e conquistare lo spirito del globo intero.
La minestra non ti fa rimpiangere l'assenza del maiale.
La minestra è sempre divisibile in parti uguali, è l'utopia fatta pasto.
Insomma se ai bambini si insegnasse ad esultare felici per un bel piatto di minestra in tavola (che, diciamolo, nessuno dei propri gusti in fase preadolescenziale dipende da noi, al più da quanto è divertente da mangiare, escluso il maiale, quello è buono in maniera oggettiva) questo sarebbe un mondo migliore, equo, senza più guerre e confini ma con un globo indistinto di individui multiforme che partecipano insieme alla grande esperienza collettiva che dovrebbe essere la vita ed il progresso.
John Lennon, suca.
Non mi convincerai che sbaglio.
RispondiElimina(Ho saltato tutte le frasi che cominciano con "la minestra".)
Qui in Belgio, la minestra, chiamata Soep (più zuppa che minestra), è apprezzatissima. Alle cene importanti, viene sempre servita soep come antipasto, dentro a meravigliosi calici di vetro. In molti distributori automatici di caffè vi è la sezione "soep", per i momenti di emergenza. Fuori dalle stazioni principali del treno, almeno una volta al mese in autunno/inverno, la ditta "Cup a soup", produttrice di soep in polvere, distribuisce i suoi prodotti tra la gente, la quale accetta volentieri questi graditi omaggi. Infine, l'accostamento maiale/minestra non è più un'utopia, ma una comprovata realtà! Hai mai provato la soep "piselli e pancetta"? AFRODISIACA!!! Una bontà sopraffina! Morale della favola: ragazzo, sei nato nel posto sbagliato; dovevi nascere 1100 km più a nord.
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