martedì 18 dicembre 2012

La ferita nel Paese

Oh. È tornato! Cioè, per non dare torto a questo blog non si candiderà mai e poi mai (si sa che i politici ci tengono a non pestare i piedi ai poteri veramente forti di questo universo) però di certo in questi giorni ha ritrovato il modo di dar sfogo al suo egocentrismo come ai bei tempi. Un paio di interviste (sta sera credo sia da Vespa) di quelle che piacciono a lui: silenziose e gaudenti come solo quella fine penna critica di Barbara D'Urso sa essere. Vorrei giusto fare una breve riflessione, posto che questo non cambia.

Quello che mi è saltato all'occhio, come a tutti, è la nuova vecchia promessa di voler togliere la tassa sulla prima casa, che 6 anni e mezzo fa si chiamava ICI e ora si chiama IMU. Stesse parole, stessa illusione di allora, scelta dei tempi diversa ma non meno perfetta. Però bisogna guardare un po' fuori dalla finestra, temo. Tolse l'ICI, vero, figata, meno tasse per tutti, per lo meno tutti quelli che possedevano una casa. E i soldi dell'ICI dove li hanno presi i Comuni? Da tutti i cittadini, ovviamente, un po' tagli, un po' risparmi (ma si sa che questi non sono azioni che ci vengono così spontanee), ma l'arrosto comunque a qualcuno lo devi prendere. Una manovra che ha messo in ginocchio i comuni e che ha portato alla necessità di introdurre la nuova tassa, che ora si chiama IMU.

Ma chi l'ha messa l'IMU? Monti e i tecnici.
Vero, ma tutti sanno o dovrebbero sapere che il governo, detto anche potere esecutivo, ha il solo compito di gestire l'ordine, i militari ed i servizi pubblici, le leggi le fa il parlamento, che c'ha il potere legislativo. Il Governo può fare una legge a forza, detto decreto legge, ma se non viene confermato dal Parlamento questo decade. Dunque è lì il problema del governo tecnico: il Parlamento è lo stesso. La storia, ma speriamo di no, un giorno si ricorderà di questo Parlamento e credo che l'unica cosa degna di memoria sia che è un Parlamento che ha votato che una minorenne marocchina che faceva spogliarelli per pagarsi l'estetista, attività che probabilmente serviva poi a finanziare la retta alla Bocconi, fosse la nipote di un dittatore egiziano.
Ma torniamo all'IMU, chi è che ha il partito più ampio (per altro aveva la maggioranza più ampia della storia ma è comunque riuscito a non governare) e dunque tutto il potere di cambiare le cose prima che queste accadano? Lui, Silvio, proprio lui. Ma allora com'è possibile che un uomo che da sempre gestisce il suo partito come gestisce i suoi camerieri abbia votato si ad una legge per promettere dopo qualche mese che la toglierà. Perché non l'ha tolta prima?

L'idea che le leggi si possano fare e disfare a seconda degli umori propri o delle paure popolari e che il parlamento in tutto ciò sia lo spettatore inerte alle sceneggiate di chi governa è la vera ferita profonda che ha lasciato Berlusconi a tutti noi. Per questo vivo nella speranza che Benigni faccia altre serate a leggere gli articoli della Costituzione che vadano oltre ai primi 12, fondamentali, giusto perché a quanto pare a scuola non si insegna più, io l'avevo studiata un pochetto, ma mi sa che le ore di religione cattolica sono più importanti. Sono disposto a sopportare quelli che si lamentano il giorno dopo ché mezzora di battute su Berlusconi su 2 ore e mezza hanno stancato (trovate un articolo con la stessa proporzione nella cronaca), o si lamentano che Benigni guadagni dei soldi per fare il suo lavoro, o si lamentano che Benigni guadagni troppo per fare il suo lavoro (ricordatevi che purtroppo la tv pubblica è un'azienda e ragiona da azienda, quindi se fa una cosa così è per guadagnare, la fortuna è che se lei guadagna guadagnamo tutti, se poi nel farlo ci ricorda una cosa così importante direi che ci guadagnamo di più) o che si lamentano che la gente si ricordi della Costituzione solo il giorno che la legge Benigni in tv (giusto, fastidioso, facciamo che non la leggiamo mai più). Poi ci son altre categorie che mi infastidiscono e che son disposto a sopportare il giorno dopo (tanto domani ve lo scordate) pur di ricordare a qualcuno perché è importante votare e soprattutto che cosa si vota con quel segno sulla scheda.

Insomma, ci vorrà tanto a smaltire il veleno di questi 20 anni, cerchiamo di affrontarlo con una certa consapevolezza almeno.

4 commenti:

  1. La gente non sa cosa vota, figuriamoci se conosce l'iter legislativo!
    Ah, i tempi in cui si studiava (?) educazione civica!

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  2. Io ce l'avevavo alle elementari l'ora di educazione civica, non so quando l'abbian tolta

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    1. Nel mio caso era interna alle ore di storia, almeno fino al ginnasio. Però le ho fatte "seriamente" fino alle medie. Il fatto che fosse una materia senza esame/verifiche la dice lunga...

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    2. io solo alle elementari, con le stesse modalità tue.

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